Dovrebbe essere ormai evidente a tutti che c'è una volontá politica di ritardare artificialmente tutte le pratiche di naturalizzazione.
Una pratica per matrimonio, per esempio, è un lavoro di 1 o 2 settimane al massimo.
Persino esaurendo i limiti di legge, vedi la legge 241/1990 che prevede che ogni funzionario abbia 30 giorni per fare la sua parte di lavoro, una cittadinanza per matrimonio non potrebbe prendere più di 4 mesi:
Presentazione pratica -> 1 mese al massimo -> Protocollazione, codice K, richiesta pareri -> 1 mese al massimo -> ivio dei pareri all'UTG -> 1 mese al massimo -> valutazione dei pareri -> 1 mese al massimo -> firma.
Totale: 4 mesi al massimo.
Tanto per chiarire: il termine di 730 giorni del DPR 362/1994 pone unicamente un termine massimo alla procedura completa e non sostituisce in nessuna maniera la legge 241/1990 bensí la completa con una tutela aggiuntiva. Tale tutela aggiuntiva è stata inserita dal legislatore perché nelle pratiche per residenza i passi non sono 4 ma molti di più e, se ogni singolo funzionario si prendesse, con adeguata delibera, i 90 giorni massimi previsti dalla legge 241/1990 si potrebbe arrivare a dei tempi letteralmente biblici.
I trucchi dei funzionari sono infiniti. Usano trucchi legali ed illegali, raccontano menzogne e idiozie, prendono per i fondelli i cittadini, e più ne ha più ne metta.
Uno dei trucchi più diffusi è proprio quello di far credere ai cittadini che il DPR 362/1994 sostituirebbe la legge 241/1990, cioè di far credere ai richiedenti che, avendo 730 giorni a disposizione, ogni singolo funzionario coinvolto avrebbe il diritto di lasciar prendere polvere alla pratica per 729 giorni senza muovere un dito. Ciò, ovviamente, è non solo un'asinata colossale, ma un vero e proprio abuso della buona fede dei richiedenti (cioè, in termini del Codice Penale, una truffa ai danni dei richiedenti).
Io, parlando 6 lingue e conoscendo tutta Europa, ho osservato "dall'esterno" gli sviluppi dell'Italia negli ultimi tre decenni e posso dire che la quasi totalitá delle migliorie, modernizzazioni e riduzioni di corruzione ed abusi che sono intervenuti in Italia sono stati unicamente a causa delle imposizioni e delle sanzioni da parte della Unione Europea. Senza UE l'Italia sarebbe, per quanto riguarda il rispetto dei diritti dei cittadini, ancora oggi ad un livello più basso di almeno la metá dei paesi africani. Quindi, io consiglio di non limitarsi a diffide, querele e ricorsi a livello nazionale, bensí di inviare petizioni contro gli enti pubblici che ledono il diritto italiano ed europeo al Parlamento Europeo direttamente (c'è persino un formulario online), citando con nome e cognome tutti i funzionari e spiegando per filo e per segno le porcate che fanno ed allegando le prove.
Purtroppo, riscontro che di persone che hanno la cultura per fare ció ce ne sono un certo numero, limitato ma sufficiente, ma che il peggio è che la stragrande maggioranza anche di quelli che avrebbero la capacitá di protestare in maniera strutturata si abbandonano ad una rassegnazione ed una passivitá che mi ricordano troppo certe prediche religiose e contrastano troppo col pensiero scientifico e razionale.