Attenzione: ho creato questo topic per dare informazioni chiare e concise, quindi prego gli utenti di non "intasarlo" con domande inutili, bensí di scrivere solo per inserire dati oggettivi che arricchiscano il topic con nuove informazioni veramente fondate. Avverto che cancellerò tutti gli interventi che considero inutili, che siano già rispondibili cercando su tuttostranieri o sulle leggi o che facciano solo perdere tempo. Grazie per la comprensione.Gentili utenti,
vorrei mettervi al corrente che, da quando la competenza per le pratiche
per matrimonio è passata ai Prefetti, il procedimento si è semplificato riducendo il numero di stati effettivi della pratica come segue:
1. L'istruttoria è stata avviata (quando il funzionario ha scannerizzato la richiesta nel sistema SICITT dandole un numero K10 e generando automaticamente le richieste dei pareri).
2. I pareri sono stati ricevuti (quando il Tribunale, la Questura e i tre servizi di sicurezza del Ministero dell'Interno hanno fatto pervenire i pareri alla Prefettura - in questo ambito è da notare che la Prefettura puó anche chiedere ulteriori pareri per verificare che le autocertificazioni siano esatte e che anche questi, ovviamente devono pervenire entro un mese).
3. I pareri sono stati valutati (quando L'ufficio cittadinanza ha dato un'occhiata ai pareri ed ha protocollato nel dossier che sono tutti positivi e quindi non resta che il Prefetto "trovi il tempo" di firmare il decreto).
4. Decreto firmato.
Quali nomi fantasiosi il sistema
http://cittadinanza.interno.it dia anche agli stati, non cambia molto, gli stati effettivi non sono che questi quattro.
È da notare che il sistema
http://cittadinanza.interno.it non viene per nulla aggiornato in tempo reale, come viene affermato sul sito stesso, bensí a volte settimane o mesi più tardi. Tale sito è, quindi, perfettamente inutile per informarsi sullo stato della pratica. Per sapere bisogna andare a vedere di persona. Nel caso della pratica di mia moglie, il sito indicava "in attesa dei pareri" fino al giorno dopo della firma del decreto, quando, di colpo, cambiò direttamente a "decreto firmato".
Per finire, secondo l'art.2 della legge 241/1990 ogni singolo funzionario ha 30 giorni di tempo per espeltare la sua parte di lavoro. Non solo, ma l'art.16 comma 1 della stessa legge detta che i pareri devono essere dati entro solo 20 giorni.
Il termine di 730 giorni al quale si riferisce il DPR 362/1994 costituisce solo una tutela aggiuntiva che non sostituisce in alcun modo la legge 241/1990, bensí la completa. Questo limite di 730 giorni fu concepito (a) principalmente per pratiche per residenza che sono più complesse che quelle per matrimonio, (b) ai tempi in cui il sistema non era informatizzato, (c) per tutelare i richiedenti per i quali la pratica fosse particolarmente complessa e richedesse molti passi.
Non è quindi assolutamente concepibile che nessun organo statale si appelli al DPR 362/1994 per sbarazzarsi dei richiedenti aggirando gli obblighi della legge 241/1990.
Se gli organi statali rispettassero la legge 241/1990 il tempo massimo di evasione di una pratica per matrimonio sarebbe il seguente:
T0 : presentazione domanda.
T0 + 1 mese : domanda scannerizzata nel sistame SICITT, codice K10 emesso, pareri richiesti automaticamente
T0 + 2 mesi : tutti i pareri devono essere stati fatti pervenire alla Prefettura dai vari enti (servizi di sicurezza del Ministero dell'Interno, Questura, Tribunale, et.al.)
T0 + 3 mesi : l'ufficio cittadinanza della Prefettura deve aver valutato i pareri ed aver completato l'istruttoria, anche in caso esistessero ulteriori dubbi (p.es. la Prefettura può ordinare un'accertamento addizionale se esistono dubbi che la convivenza persista ancora) ed aver inoltrato la pratica all'ufficio del Prefetto.
T0 + 4 mesi : il prefetto deve aver firmato il decreto ed aver notificato al richiedente tale fatto.
Quindi è evidentissimo che, nel caso di una pratica per matrimonio, a meno che il richiedente non sia una persona sospetta per la quale delle istruttorie aggiuntive e/o l'inoltramento della pratica al Minstero dell'Interno siano necessari, il tempo di legge dell'evasione della pratica è di
4 mesi.
Aggiungo che, opzionalmente, gli UTG possono ordinare anche un'accertamento della convivenza effettiva dei coniugi prima di passare la pratica al Prefetto. Tali accertamenti sono gestiti, in genere (ma non sempre), dai vigili urbani in collaborazione con l'anagrafe. Avendo l'anagrafe, normalmente, 90 giorni di tempo per l'evasione di tali pratiche, il tempo totale della pratica si può allungare quindi a
7 mesi.
Ritengo però che, per pratiche "normali", cioè concernenti persone senza precedenti penali e senza comportamenti sospetti, il limite di 7 mesi sia proprio il massimo ammissibile. Tutto ciò che supera tale limite è in lesione della legge 241/1990 (anche se entro i limiti del DPR 362/1994).
Il lettore domanderà a questo punto: come fanno gli UTG a fare sempre in modo che tutto appaia legale, pur ritardando appositamente le pratiche? Le risposte a questa domanda le trovate nel mio topic seguente:
http://www.tuttostranieri.org/forum/cittadinanza-italiana/con-che-trucchi-gli-utg-bloccano-l%27avanzamento-delle-pratiche/Un esempio di cittadinanza per matrimonio ottenuta in 6 mesi e 1 giorno (sebbene da richiedente avente ben tre validi motivi di urgenza) si trova nel mio topic seguente:
http://www.tuttostranieri.org/forum/cittadinanza-italiana/alla-berlina-utg-di-torino/Gli strumenti giuridici (cioè le leggi rilevanti) necessari per ben argomentare al fine di difendere i propri diritti si trovano condensati nel mio topic seguente:
http://www.tuttostranieri.org/forum/cittadinanza-italiana/cittadinanza-per-matrimonio-articoli-di-legge-rilevanti/Esempi (sottolineo
esempi) di come si scrivono solleciti, diffide, querele, etc., si trovano nel topic seguente (non fatto da me):
http://www.tuttostranieri.org/forum/cittadinanza-italiana/moduli-utili-per-la-cittadinanza/Intendo sottolineare che i motivi di urgenza che hanno accelerato la pratica di mia moglie li ho mantenuti appositamente segreti per evitare che gente che non ha veramente tali motivi li "riciclasse" solo perché "ah, allora funziona dire così". Chi ha veramente urgenza deve motivarlo con ragioni vere e attinenti al proprio caso.
Intendo anche sottolineare che, se da una parte la pratica di mia moglie è stata accelerata dai tre motivi di urgenza che avevamo veramente, d'altra parte è stata bloccata appositamente per tre mesi da un responsabile d'istruttoria che mi detestava. Quindi, per saldo, il mio calcolo che per una procedura senza controllo di convivenza devono bastare 4 mesi e per una con controllo di convivenza 7 mesi, è giusto e fondato. Che le p.a. non ci si attengano... è compito di ognuno il far valere le proprie ragioni in maniera che facciano il loro dovere come prescritto dalle leggi.
Sottolineo che con questo intervento ho voluto chiarificare una volta per tutte la problematica degli stati e delle tempistiche nel caso della cittadinanza per matrimonio, in maniera da evitere a me stesso la fatica di rispondere a centinaia di domande tutte uguali e di risparmiare agli utenti la fatica di andare a cercare le risposte qui e là sul sito tuttostranieri.