All’UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO di ...
a.c.a. del Responsabile del procedimento
Prefetto Dott. ...
dirigente ufficio cittadinanza Dott. ...
Oggetto: diffida ad adempiere per acquisizione della cittadinanza italiana (art. 5 della legge 5.02.1992 n. 91)
I sottoscritti,
- ..., cittadino ..., nato a ... il ..., residente in Via ... – ...,
- ... cittadina italiana, nata a ... il ..., residente in Via ... – ..., tel. ...
Premesso
- Che in data ...hanno contratto matrimonio in ... – ...
- Che lo scrivente, è in possesso della Carta di Soggiorno n. ... ai sensi del DL 30/2007 in quanto coniuge di cittadino italiano, rilasciato il ..., con scadenza il ...;
- Che in data 14/02/2012 lo scrivente consegnava domanda di acquisizione della cittadinanza italiana all’Ufficio Territoriale del Governo di ...;
- Che in data 29/05/2012 la Prefettura di ... comunicava il numero di riferimento della pratica (n. di riferimento ...);
- Che in data 09/07/2012 la Prefettura di ... comunicava telefonicamente ai sottoscritti di presentarsi per effettuare l’accesso agli atti;
- Che in data 11/07/2012 i sottoscritti si presentavano alla Prefettura di ... per poter prendere visione e acquisire copia degli atti del procedimento, ai sensi degli art. 10, 22, 23, 25 della legge n. 241/1990, senza che, però, l’accesso agli atti venisse autorizzato;
- Che in data 14/09/2012 i sottoscritti richiedevano alla Prefettura di ..., tramite raccomandata, senza però ricevere risposta:
- se fossero stati richiesti alle P.A. competenti i pareri necessari alla definizione della pratica;
- che venisse comunicato se tali pareri fossero stati forniti;
- che venisse comunicato, nel caso la Prefettura di ... fosse in attesa di un parere mancante, la P.A. in questione;
- che venisse comunicato il tempo necessario per completare la fase di richiesta ed ottenimento dei pareri necessari alla definizione della pratica;
Considerato
- Che la situazione familiare in cui uno dei coniugi è italiano e l’altro straniero è difficile e fortemente discriminante, sia nei confronti delle altre famiglie interamente italiane, sia tra gli stessi coniugi;
- Che entrambi i sottoscritti hanno la determinazione, la cultura legale e le disponibilità economiche per contrastare ad ogni livello queste situazioni;
- Che la norma di cui all’art. 5 della già citata legge 91/1992 che prescrive per il cittadino straniero una richiesta dopo due anni di matrimonio per l’acquisizione della cittadinanza italiana in luogo del precedente automatico riconoscimento, appare in palese contrasto con gli artt. 29 (non vi sarebbe parità di diritti fra i coniugi) e 31 della Costituzione Italiana;
- Che la stessa legge e le procedure che, in conseguenza ad essa, vengono così lentamente attuate appaiono in contrasto con gli artt. 1, 6, 8, 12, 13, 14 ed in particolare con l’art. 5 del prot. 7 della Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo;
- Che il tempo d’inizio della procedura deve ritenersi quello della data di consegna agli uffici della domanda, ai sensi dell’art.2, comma 2 della legge n. 241/1990;
- Che l’U.T.G. doveva trasmettere entro 30 giorni, ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 362/1994, i documenti, con gli accertamenti effettuati, al Ministero dell’Interno;
- Che il termine di due anni previsto dall’art. 8 comma 2 della legge n. 91/1992 è ormai decorso;
- Che il termine di 30 giorni previsto dall’art. 2, comma 3 della legge n. 241/1990 per la conclusione della pratica è anch’esso ampiamente trascorso;
Diffidano ad adempiere, nell'interesse del sottoscritto ...
CHI??? Il prefetto e il responsabile dell'ufficio cittadinanza, giusto? Il ministro no?
E chiedono
- Ai sensi degli artt. 4 e 5 della legge n. 241/1990, che siano indicati i nomi dei funzionari responsabili dei procedimenti sopra citati, lo stato degli atti relativi al procedimento de quibus e che i responsabili dei competenti servizi compiano gli atti del loro ufficio o espongano le ragioni del ritardo e della esclusione entro 30 gg. dalla ricezione della presente richiesta, a norma dell'art. 328 c.p. così come modificato dalla legge 16 aprile 1990 nr. 86;
- Ai sensi degli artt. 10, 22, 23, 25 della legge n. 241/1990, che il sottoscritto possa prendere visione e/o acquisire copia degli atti del procedimento per meglio determinare quali siano state le cause del ritardo nel termine del procedimento de quibus e le relative responsabilità, al fine di poterle successivamente evidenziare in sede legale, sia personalmente, che per delega al proprio coniuge, qui formalizzata appositamente con la firma della presente lettera e con l’allegato della copia del proprio documento.
I sottoscritti, ciascuno per le proprie ragioni e competenze, avvertono che in difetto sarà presentato esposto alla competente autorità giudiziaria e ritengono fin da ora i funzionari dei citati servizi responsabili di ogni danno morale e materiale dovesse loro derivare dai ritardi nell'espletamento dei procedimenti de quibus.
Con osservanza,
Luogo, Firma nome, cognome e firma cittadino italiano
Firma nome, cognome e firma cittadino straniero
Secondo voi può andar bene? Grazie