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Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno

lee

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #120 il: 29 Settembre 2012, 18:02:15 »

 :) Stamattina siamo andati dal Sindaco che ci ha dato appuntamento per giovedì alle 12.00 per il giuramento.

Sono arrivata quasi alla fine del viaggio, e per questo voglio ringraziare tutti quelli che scrivono in questo forum, dove ho letto tutto ciò che mi serviva per non comettere errori, non ho scritto nulla perchè non serviva nemmeno chiedere era tutto già detto.

Non mancherò di passare giovedì per il ringraziamento finale nell'apposita sezione.

People Democratic Republic of Lao

Lee ;)



milka

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #121 il: 29 Settembre 2012, 22:16:08 »
@Milka (=> domanda: chi è il Dirigente Uff.Cittadinanza di Caserta)

Cercando su Google, si trova questa pagina dell'Ufficio in oggetto: http://www.prefettura.it/caserta/contenuti/11742.htm

dove è riportato: Dirigente: Dott. Vincenzo Lubrano
Responsabile del procedimento/Addetto: Sig. Francesco Di Domenico; Sig.ra Vincenza Nugnes

Scrivi al Dirigente e per conoscenza anche agli altri 2 (= "e p.c. Responsabili del procedimento Sig. Francesco Di Domenico; Sig.ra Vincenza Nugnes").
questo solo per celerità, così se il dirigente è fuori sede, i 2 addetti sono autorizzati e tenuti ad aprire la lettera e considerarla (sempre che ne abbiano voglia, vabbè...).
tante grazie!ottimo consiglio di inserire più responsabili ;)

lori

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #122 il: 02 Ottobre 2012, 12:26:16 »
Ciao!! Ho letto gli ultimi commenti e vedo che siete molto informati. Vi chiedo gentilmente un consiglio. Dopo 11 mesi sono ancora in fase 1. A settembre sono andata a vedere gli atti e la mia pratica era come il giorno della consegna. Praticamente non mi hanno detto se c'erano dei pareri....soltanto che era molto presto per averli.
Non so cosa devo fare??? C'è un modulo per la richiesta dei pareri? E la diffida devo aspettare 730 giorni cosa posso fare per velocizzare quelle grande lavoratrici che mi hanno accusato che le sto disturbando e distraendole dal lavoro per due mail che mi hanno risposto???

Grazie mille a tutti.

sofia1980

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #123 il: 09 Ottobre 2012, 23:21:44 »
@ maxytorino @ CarlosTevez
Stamattina sono stata in prefettura per capire di cosa si tratta, ovviamente come diceva CarlosTevez sono i servizi segreti che devono confermare che il candidato non rappresenta un pericolo per lo stato. Mi hanno detto che non dovrebbe mancare tanto e non c'è bisogno di contattare il ministero perché adesso la mia pratica è di competenza della prefettura... Ovviamente gli ho chiesto come si sollecitano QUESTI 007 mi hanno detto che loro non ne sanno niente non hanno nessun indirizzo e nessun contatto anzi non sanno nemmeno chi sono... é una grandissima cazzata lo so!!! Ora ci serve soltanto una dritta chiara da seguire e una bella lettera da impostare sul nostro caso (io e CarlosTevez) e questo lo chiediamo gentilmente ai moderatori se possono in qualche modo aiutarci

Ragazzi
Dopo 10 giorni dall'invio di una bella lettera al Ministero via Pec sono passata al punto 3. Chissa dove ce l'avevano questo parere "SEGRETO" ? Non saprei se il punto 3 è già qualcosa e quanto tempo più o meno ci impiega per andare avanti. Ho provato a leggere in giro ma nessuna indicazione, le emozioni più belle degli utenti partivano dal punto 5 quindi nessuno ci pensava più al 3  ;D  ;D
« Ultima modifica: 09 Ottobre 2012, 23:24:13 da sofia1980 »

Action

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Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #124 il: 10 Ottobre 2012, 11:29:19 »
Ragazzi
Dopo 10 giorni dall'invio di una bella lettera al Ministero via Pec sono passata al punto 3. Chissa dove ce l'avevano questo parere "SEGRETO" ? Non saprei se il punto 3 è già qualcosa e quanto tempo più o meno ci impiega per andare avanti. Ho provato a leggere in giro ma nessuna indicazione, le emozioni più belle degli utenti partivano dal punto 5 quindi nessuno ci pensava più al 3  ;D  ;D

Ciao sofia1980.Ti racconto la mia esperienza personale (cittadinanza per matrimonio).Il punto 4 personalmente non l'ho mai visto.La mia pratica, dopo vari solleciti e diffide e passata dal punto 3 al 5 nell'arco di 3 mesi e dal 5 al 7 in un mese e mezzo.A me era stato detto che mancavano i pareri dei servizi segreti del mio paese, ma dopo le mie diffide e motivazioni su questa stupidata inventata da loro, si sono mossi molto in fretta.Il consiglio che ti posso dare e quello di cominciare a "disturbare" il ministero a questo punto.Hanno già tutti i pareri.

sofia1980

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #125 il: 10 Ottobre 2012, 18:53:37 »
Ciao sofia1980.Ti racconto la mia esperienza personale (cittadinanza per matrimonio).Il punto 4 personalmente non l'ho mai visto.La mia pratica, dopo vari solleciti e diffide e passata dal punto 3 al 5 nell'arco di 3 mesi e dal 5 al 7 in un mese e mezzo.A me era stato detto che mancavano i pareri dei servizi segreti del mio paese, ma dopo le mie diffide e motivazioni su questa stupidata inventata da loro, si sono mossi molto in fretta.Il consiglio che ti posso dare e quello di cominciare a "disturbare" il ministero a questo punto.Hanno già tutti i pareri.

Grazie Action

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #126 il: 15 Ottobre 2012, 16:22:29 »
ciao ragazzi ho fatto la domanda cittadinaza matrimonio dall'ambasciata al 7/2/2012 e fino adesso sono ancora al punto 1 e nn so a chi devo mandare il accesso agli atti e nn lo so se devo farlo o no....altre che nn so a qualle perfetto devo seguire la pratica???

aiuto perfavore

grazie

Action

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Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #127 il: 15 Ottobre 2012, 17:42:44 »
ciao ragazzi ho fatto la domanda cittadinaza matrimonio dall'ambasciata al 7/2/2012 e fino adesso sono ancora al punto 1 e nn so a chi devo mandare il accesso agli atti e nn lo so se devo farlo o no....altre che nn so a qualle perfetto devo seguire la pratica???

aiuto perfavore

grazie

Ma le 9 pagine precedenti le hai letto almeno?

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #128 il: 15 Ottobre 2012, 19:22:11 »
so l'ho letto ma nn ho trovate un risposto per chi l'ha fatto dal estero??

Action

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Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #129 il: 15 Ottobre 2012, 20:32:00 »
so l'ho letto ma nn ho trovate un risposto per chi l'ha fatto dal estero??

Che peccato!!!!E pensare che in prima pagina c'è il link del provvedimento ministeriale dove trovi le risposte.

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #130 il: 11 Dicembre 2012, 17:15:00 »
salve

    maxytorino    grazie del moduli 
io mandato al prefettura di treviso una diffida , usato da lei queste righe

 -che l’articolo 2 comma 3 della legge 241 / 1990 prevede in maniera chiara e senza lasciare il minimo margine interpretativo un termine di trenta giorni per la conclusione di qualsiasi procedimento a meno che non esistano altre disposizioni concrete,
-che, nel caso presente, non esistono altre disposizioni concrete,
-che, se tali disposizioni che deviano dal termine di 30 giorni esistessero, dovrebbero essere pubblicate in maniera che ogni cittadino possa prenderne conoscenza senza nemmeno dover chiedere alle pubbliche amministrazioni,

   il signori di prefettura mi hanno risposto cosi

in riferimento alla richiesta di accesso atti per informazioni sullo stato della pratica , si specifica che:
l’articolo 3 del dal D.P.R. 18/4/1994, N. 362 indica il termine  per la conclusione del procedimento di richiesta cittadinanza italiana  di 730 giorni  dalla data di presentazione, e non 30 giorni coma da lei segnalato. La comunicazione di avvio del procedimento è già stata trasmessa, lo stato della pratica è consultabile sul portale www.interno.it  alla sezione cittadinanza. Pertanto la sua pratica è in istruttoria come previsto dalla normativa.
 
   e vero che sono costretto ad aspettare 730 giorni

    grazie del cuore
« Ultima modifica: 11 Dicembre 2012, 22:57:40 da mustapha »

sofia1980

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #131 il: 11 Dicembre 2012, 18:52:59 »
Ho stressato la prefettura con le lettere via pec e sono passata dal punto 1 al punto 6 in 3 mesi. Non capisco però perché c'è ancora il punto 6 se adesso è di competenza del prefetto la firma del decreto di cittadinanza art.5 ???? Ora so benissimo quanto vale questo sito e quanto siano importanti i suoi moderatori GRAZIEEEEEE !!

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #132 il: 13 Dicembre 2012, 00:00:52 »
Caro Rash, cari utenti,

prima di fare troppi complimenti alla Dr.ssa Cera, mi permetto di citare il testo integrale (anonimizzato) della diffida inviata da un'altro utente. A me sembra tanto che la Dr.ssa Cera si sia accorta che la gente comincia ad accorgersi e che quindi stia correndo ai ripari...

[INIZIO CITAZIONE]

- Raccomandata -
Ufficio Territoriale del Governo
Sig. Gian Valerio Lombardi
C.so Manforte 31
20122 Milano


[cittá], 06.06.2012

DIFFIDA

AD ADEMPIERE

ENTRO ED AL PIÚ TARDI IL 13.07.2012


Oggetto: Mia richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio art. 5 legge 91 / 1992.

Il sottoscritto

XXXXXX, cittadino del Regno di Marocco, nato il XX.XX.1986 a XXXXXX (MA), residente all’indirizzo indicato in intestazione,

premesso

1.   che il sottoscritto in data XX.03.2009 ha contratto matrimonio in XXXX(Marocco) con la Sig.ra XXXXXX XXXXX Elisa cittadina italiana,
2.   che il sottoscritto è residente in Italia dal XX/07/2009 ed è in possesso di regolare carta di soggiorno n° QXXXXXX ai sensi del DL 30 / 2007 in quanto coniuge di cittadina italiana,
3.   che il sottoscritto presentò in data XX.01.2012 domanda di acquisizione di cittadinanza italiana al vostro ufficio territoriale,
4.   che il sottoscritto soddisfa quindi indiscutibilmente ed in maniera più che ampia i termini previsti dall’art. 5 della legge 91 / 1992,
5.   che il sottoscritto ha sollecitato molteplici volte l’avvio della pratica e la comunicazione del codice K che permetta l’accesso allo stato della pratica in internet, senza aver ricevuto, in data odierna, tale codice,
6.   che l’articolo 2 comma 3 della legge 241 / 1990 prevede in maniera chiara e senza lasciare il minimo margine interpretativo un termine di trenta giorni per la conclusione di qualsiasi procedimento a meno che non esistano altre disposizioni concrete,
7.   che, nel caso presente, non esistono altre disposizioni concrete,
8.   che, se tali disposizioni che deviano dal termine di 30 giorni esistessero, dovrebbero essere pubblicate in maniera che ogni cittadino possa prenderne conoscenza senza nemmeno dover chiedere alle pubbliche amministrazioni,
9.   che il termine di 730 giorni previsto dalla legge 91 / 1992 si riferisce all’evasione completa di tutta la pratica di cittadinanza e non (come il vostro ufficio territoriale potrebbe eventualmente sostenere in futuro per contrastare la presente diffida) alla fase singola che è da espletarsi dal vostro ufficio territoriale,
10.   che quindi, per la fase del procedimento che spetta al vostro ufficio territoriale, è da rispettarsi il termine di 30 giorni previsto dall’ articolo 2 comma 3 della legge 241 / 1990,
11.   che (come il vostro ufficio territoriale potrebbe eventualmente sostenere in futuro per contrastare la presente diffida) non avrebbe comunque senso sostenere che il vostro ufficio territoriale avesse 730 giorni per avviare la pratica, visto che ciò significherebbe lasciare la pratica 729 giorni a prendere polvere ed evaderla in un giorno, il che sarebbe contro ogni principio di buona amministrazione degli organi dello stato,
12.   che, ciò nonostante, il vostro ufficio territoriale ha dato risposte evasive sostenendo, in contrasto con la legislazione vigente, che il termine massimo di 30 giorni previsto dalla legge non sarebbe “perentorio”, per evitare di giustificare il ritardo scandaloso,
13.   che la parola “perentorio” giuridicamente non significa assolutamente nulla, visto che nelle leggi ci sono termini precisi che sono da rispettare senza discussioni, e che, quindi, tutti i termini indicati nelle leggi sono per natura perentori,
14.   che le pubbliche amministrazioni pretendono dai cittadini il rispetto alla lettera dei termini previsti dalla legge, ma sembra, in questo caso, non darsi la minima cura di rispettare lei stessa i termini di legge,
15.   che nell’anno 2010 sono state presentate, su tutto il territorio della Repubblica Italiana, un totale di 19061 istanze di cittadinanza italiana per matrimonio, il che corrisponde a 72 istanze per giorno lavorativo,
16.   che, visto che in Italia ci sono più di 100 prefetture, ciò significa che ogni prefettura italiana ha, in media, meno di una pratica al giorno da evadere,
17.   che il carico di lavoro per l’evasione di una pratica, che è costituito dal fare alcune richieste di pareri ad alcune altre p.a., è da stimarsi in massimo un ora di lavoro per ogni pratica,
18.   che quindi, la seconda ragione apportata dal vostro ufficio territoriale, cioè che il carico di lavoro non avrebbe permesso, in ben cinque mesi, nemmeno di protocollare la pratica del sottoscritto dandogli un codice K, è falsa ed inventata arbitrariamente,

considerato inoltre

a)   che la situazione familiare in cui uno dei coniugi è italiano e l’altro straniero è difficile e fortemente discriminante, sia nei confronti delle altre famiglie interamente italiane, sia tra gli stessi coniugi;
b)   che il sottoscritto ha la determinazione, e le disponibilità economiche per farsi sostenere da professionisti per contrastare ad ogni livello queste situazioni inaccettabili;
c)   che il tempo d’inizio della procedura deve ritenersi quello della data di consegna agli uffici della domanda,
d)   che il vostro ufficio territoriale doveva concludere le indagini preliminari richiedendo tutti i pareri necessari ed inoltrare la pratica all’istanza seguente (ministero dell’interno fino al 30.05.2012, il prefetto competente a decorrere dal 01.06.2012) entro 30 giorni,
e)   che i funzionari che hanno trattato la pratica del sottoscritto, solidariamente con il responsabile del vostro ufficio territoriale, sono responsabili per la corretta applicazione delle leggi nei termini ivi indicati e perseguibili personalmente penalmente in caso di non adempimento,
f)   che, visto il carico di lavoro estremamente modesto degli uffici territoriali, calcolato, vedi punti 15, 16 e 17 sopra indicati, in circa un ora di lavoro per giorno per prefettura, non esiste alcuna ragione oggettiva per il fatto che il vostro ufficio territoriale abbia dovuto lasciare la pratica del sottoscritto a prendere polvere senza nemmeno leggerla per ben cinque mesi,
g)   che, tanto per fare un paragone, le pratiche di riacquisto di cittadinanza italiana secondo l’articolo 13 della legge 91 / 1992, pur essendo del tutto analoghe a (e presentando lo stesso carico di lavoro di) quelle per matrimonio secondo l’articolo 5 della stessa legge, vengono (curiosamente) evase in 2 o 3 settimane al massimo,
h)   che quindi, come conseguenza puramente logica deduttiva di tali osservazioni, un qualunque osservatore neutrale potrebbe trarre la conclusione che i ritardi scandalosi nell’evasione delle pratiche di cittadinanza italiana per matrimonio, non potendo essere in nessun modo dovuti al carico di lavoro oggettivamente irrisorio, non possano che essere sospettati di essere dovuti ad una volontà politica di non evadere le pratiche al fine di scoraggiare i richiedenti e quindi ridurre il numero di nuovi cittadini italiani, e che una esecuzione di una tale volontà politica discriminatoria sarebbe in contrasto con più leggi italiane ed i Diritti Umani fondamentali, e costituirebbe pure reato penale,

il sottoscritto diffida ad adempiere

-   il funzionario responsabile del vostro ufficio territoriale del governo, signor. Gian Valerio Lombardi
-   la funzionaria Dr.ssa Cera, anch’essa del vostro ufficio territoriale,
-   tutti i funzionari incaricati ad evadere la fase istruttoria delle richieste di cittadinanza italiana per matrimonio presso il vostro ufficio territoriale,

avviando immediatamente il procedimento, protocollando la pratica, affidandogli un codice K e comunicando tale codice al sottoscritto

al più tardi entro il 13.07.2012

Il sottoscritto chiede inoltre
-   che ai sensi degli articoli. 4 e 5 della legge n. 241 / 1990, che siano indicati i nomi dei funzionari responsabili del procedimento sopra citato, lo stato degli atti relativi al procedimento de quibus e che i responsabili dei competenti servizi compiano gli atti del loro ufficio o espongano le ragioni del ritardo e della esclusione entro 30 giorni dalla ricezione della presente richiesta, a norma dell'art. 328 codice penale così come modificato dalla legge 16 aprile 1990 nr. 86;
-   Ai sensi degli artt. 10, 22, 23, 25 della legge n. 241/1990, che il sottoscritto possa prendere visione e/o acquisire copia degli atti del procedimento per meglio determinare quali siano state le cause del ritardo nel termine del procedimento de quibus e le relative responsabilità, al fine di poterle successivamente evidenziare in sede legale.

Il sottoscritto avverte che, in difetto di adempienza

entro il 13.07.2012

sarà presentato esposto per violazione degli articoli corrispondenti del codice penale (in particolare dell’articolo 328) da parte dei vostri funzionari responsabili, con richiesta, se necessario, di avviare un’istruttoria per determinare gli effettivi responsabili nel caso venga negato l’accesso agli atti o dagli stessi non risultino sufficienti prove, alla competente autorità giudiziaria e ritiene fin da ora i funzionari dei citati servizi responsabili di ogni danno morale e materiale dovesse loro derivare dai ritardi nell'espletamento dei procedimenti

Inoltre il sottoscritto informa che si riserva il diritto di rendere pubbliche le omissioni della vostra p.a. attraverso comunicati alla stampa locale, nazionale ed internazionale e, in caso di non sostegno da parte della magistratura italiana in un’eventuale istruttoria penale contro la vostra p.a., si riserva il diritto di informare il Comitato delle Petizioni del Parlamento Europeo e procedere, eventualmente, fino alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo.

Con osservanza,

In fede: (firma)

[FINE CITAZIONE]

Con questo modello di diffida penso di aver soddisfatto anche le domande di altri utenti che desideravano sapere cosa scrivere visto che la competenza è passata ai prefetti.

Io sostengo vigorosamente che ogni singolo ufficio coninvolto nel procedimento (anche se si tratta di due uffici della medesima prefettura) deve finire il suo lavoro in 30 giorni e passare la pratica all'altro ufficio.

Sostengo inoltre vigorosamente che anche il termine "record" di 1 anno dell'utente Rash non è niente e poi niente in confronto a quello che dovrebbero essere dei tempi realistici e civilizzati di evasione di una pratica per matrimonio, che dovrebbero essere, in tutto e per tutto, di un massimo di 1 mese in caso di richiedenti senza precedenti penali e senza comportamenti che diano adito ad indagini particolari.

Vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che chi riacquista la cittadinanza italiana secondo l'articolo 13 (dopo averla perduta per qualsivoglia motivo) è sottoposto praticamente (a parte il fatto che non deve far richiesta e non deve pagare i 200 euro e non è necessario nessun giuramento) allo stesso identico procedimento che non chi richieda la cittadinanza per matrimonio secondo l'articolo 5. Peró, curiosamente, nel caso di pratiche secondo l'articolo 13, la p.a. ci mette 2-3 settimane. Non posso che pensare che i ritardi nell'evasione delle richieste secondo l'articolo 5 siano voluti appositamente per motivi politici.

Dopo aver conferito per email con l'utente che ha utilizzato questo modulo di diffida da me redatto, ho riscontrato che, dopo mesi e mesi di attesa e di prese per i fondelli da parte dell'UTG di Milano, questa, dopo aver ricevuto questa diffida, ha emsso all'utente il codice K il giorno 19.06.2012, ossia poco più di una settimana più tardi.



  salve

  grazie del moduli 
io mandato al prefettura di treviso una diffida , usato da lei queste righe

 -che l’articolo 2 comma 3 della legge 241 / 1990 prevede in maniera chiara e senza lasciare il minimo margine interpretativo un termine di trenta giorni per la conclusione di qualsiasi procedimento a meno che non esistano altre disposizioni concrete,
-che, nel caso presente, non esistono altre disposizioni concrete,
-che, se tali disposizioni che deviano dal termine di 30 giorni esistessero, dovrebbero essere pubblicate in maniera che ogni cittadino possa prenderne conoscenza senza nemmeno dover chiedere alle pubbliche amministrazioni,

   il signori di prefettura mi hanno risposto cosi

in riferimento alla richiesta di accesso atti per informazioni sullo stato della pratica , si specifica che:
l’articolo 3 del dal D.P.R. 18/4/1994, N. 362 indica il termine  per la conclusione del procedimento di richiesta cittadinanza italiana  di 730 giorni  dalla data di presentazione, e non 30 giorni coma da lei segnalato. La comunicazione di avvio del procedimento è già stata trasmessa, lo stato della pratica è consultabile sul portale www.interno.it  alla sezione cittadinanza. Pertanto la sua pratica è in istruttoria come previsto dalla normativa.
 
   e vero che sono costretto ad aspettare 730 giorni

    grazie del cuore

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #133 il: 13 Dicembre 2012, 12:01:27 »
L'ho spiegato e ripetuto mille volte:

(a) l'art.2 della legge 241/1990 sottolinea che ogni singolo funzionario ha il dovere di finire la sua parte di lavoro entro 30 giorni;

(b) l’articolo 3 del dal D.P.R. 18/4/1994, N. 362 pone un limite massimo aggiuntivo di 730 giorni per la conclusione dell'intero procedimento di cittadinanza italiana;

(c) il D.P.R. 362/1994 non esclude la legge 241/1990, bensí ambo le normative valgono e sono in vigore.

Di conseguenza:

(1) non si può diffidare l'UTG a completare il procedimento di cittadinanza entro 30 giorni;

(2) si può diffidare ogni singolo funzionario addetto ad una parte del procedimento di cittadinanza ad espletare la sua parte di lavoro entro 30 giorni.

Quindi è lei che ha fatto un errore.

Quello che lei e gli altri utenti (nel caso di cittadinanza per matrimonio) possono fare è:

- diffidare il funzionario addetto all'avviamento della pratica (l'avviamento significa scannerizzare la richiesta ed inserirla nel sistema SICITT, il quale genera automaticamente codice K e tutte le richieste di parerri) entro 30 giorni;

- (una volta il procedimento sia stato avviato da almeno 30 giorni) diffidare le singole p.a. che devono emettere i pareri (la questura della città di residenza e i tre servizi "segreti" di Roma, AISE, AISI e DCPP, presso il ministero dell'interno) ad eseguire la loro parte di lavoro, cioè l'emissione dei pareri, entro 30 giorni;

- (una volta tutti i pareri siano stati acquisiti da almeno 30 giorni) diffidare il funzionario responsabile per la valutazione dei pareri ad effettuare tale valutazione ed inserire l'esito nel sistema SICITT entro 30 giorni;

- (una volta l'esito della valutazione sia stato dato da almeno 30 giorni) diffidare il prefetto a firmare e notificare il decreto entro 30 giorni.

Non è inusuale che, anche se si procede come sopra, i singoli funzionari "facciano i furbi" e si appellino al D.P.R. 362/1994 facendo finta che la legge 241/1990 non esesta nemmeno o non sia applicabile al loro caso, ovvero che il D.P.R. 362/1994 "sostituisca" la legge 241/1990. In questo caso, una volta ricetuta tale risposta "furbastra" alla diffida, si risponde come segue:

Gentile Sig. XY,

con riferimento alla sua missiva del ..-..-.... le faccio presente che il D.P.R. 362/1994 non sostituisce in nessun caso la legge 241/1990, la quale è a tuttora in vigore e quindi da rispettare da lei e da tutti i suoi pregiati colleghi.

Il D.P.R. 362/1994 da ai cittadini unicamente una tutela aggiuntiva ponendo un limite massimo di 730 giorni all'evasione dell'intero procedimemto di cittadinanza italiana. Tale tutela aggiuntiva non tocca minimamente la validità dell'art.2 della legge 241/1990 che prescrive a lei di evadere la sua parte di procedimento entro 30 giorni (o entro il termine deliberato e pubblicato debitamente dalla sua p.a.).

Solo ed unicamente nel caso in cui la somma dei tempi che si prendono i singoli funzionari superi i 730 giorni, il D.P.R. 362/1994 da al richiedente il diritto di pretendere la firma immediata del decreto di cittadinanza, questo anche se il procedimento non fosse finito.

Con tutto ciò, la esorto nuovamente ad evadere la parte di lavoro di sua spettanza (cioè il passo .....) entro 30 giorni dalla data in cui le pervenne la documentazione che forma la base della parte di lavoro che lei deve evadere.

Per venirle incontro, le do con la presente un ulteriore termine di 30 giorni a partire dalla data della presente. In caso lei non abbia completato la parte di lavoro di sua spettanza (cioè il passo .....) entro tale ulteriore termine, procederò a querela per omissione d'atto d'ufficio come già annunciato nella mia diffida del ..-..-....

Distinti saluti,

[firma]
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #134 il: 13 Dicembre 2012, 15:07:16 »
Buongiorno vorrei segnalarvi brevemente la mia esperienza anche per avere dei suggerimenti.
Io cittadina extra-ue da 12 anni in italia, sposata da oltre 2 anni con citt. italiano due figli con lui.
Ho presentato a fine agosto scorso la domanda in prefettura a PIacenza. Tutto OK. Mi hanno dato
il codice e mi hanno detto che se fosse per loro in 2-3 mesi, in base alla nuova circolare potrebbero dare il decreto di cittadinanza... Ma c'è un grande ma:
hanno bisogno del parere della Questura di Piacenza, la quale per emettere il parere fa dei colloqui personali. Il problema che per sostenere il colloquio c'è una lista d'attesa di quasi 2 anni!!!
Che fare? Aspetto i vs. preziosi suggerimenti grazie di tutto!.
Kayo Ogbor orgogliosamente italo-nigeriana.