Tutto Stranieri

Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #75 il: 16 Luglio 2012, 01:14:48 »
MI SONO SPOSATO NEL 2008 ,DOPO 8 MESI  GIUGNO 2009 HO PRESENTATO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PER LA PRATICA DELLA CITTADINANZA ALLA PREFETTURA DI MILANO (CON LA LEGGE DEI 06 MESI).
MI HANNO COMMUNICATO IL K/10 IL 10/03/2011 DOPO 1 ANNO 08 MESI  DELLA CONSEGNAZIONE DEI DOCUMENTI ALLA PREFETTURA DI MILANO DICENDO CHE DEVO FORNIRE GLI STESSI DOCUMENTI NUOVI PAGANDO ANCHE 200 EURO PER CAMBIAMENTO DI LEGGE <MARONI>.HO CONSEGNATO I NUOVI DOCUMENTI  IN AUGOSTO 2011 IN PREFTT DI MILANO

DA AUGOSTO 2011 A  MAGGIO 2012 SIAMO ARRIVATI AL PUNTO<L'istruttoria si è completata, l'Ufficio competente sta procedendo alla valutazione complessiva degli elementi informativi.> DOPO 09 MESI
ADESSO LA PRATICA è FERMA LI DA 02 MESI.QUALCUNO MI AIUTI SONO STRESSATO ,DELUSO NON SO COSA DEVO FARE 

è DA 3 ANNI CHE ASPETTO

PER FAVORE VERIMENTE HO BISOGNO DI CONSIGLI PER AFFRONTARELI TIPO
RICHIESTE DI CONCLUSIONE DI PROCEDIMENTO ET DIFFIDE AGLI ATTI

GRAZIE
Passati i due anni si può mandare una diffida ad adempiere. Si potrebbe optare anche per una richiesta di conclusione del procedimento, ma se è una richiesta per matrimonio credo sia indiscusso l'invio di una diffida.
p.s. scrive in grande in un forum equivale a gridare e la risposta che cercavi è ovunque
Jack

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #76 il: 16 Luglio 2012, 09:53:54 »
Cari moderatori/utenti del forum,
vi riepilogo la situazione.
Contesto: cittadinanza per matrimonio, prefettura di Roma.

04/06/2012: domanda presentata con raccomandata a mano e via PEC
11/06/2012: raccomandata A.R. e mail di PEC di diffida ad adempiere ed accesso agli atti
12/06/2012: la prefettura riceve le raccomandate A.R.

Oggi, 16/07/2012 non abbiamo ancora ricevuto nulla sull'attribuzione del codice K10.
Quindi chiamo l'URP della prefettura per avere informazioni e sentire che aria tira, ma
l'addetta dell'URP controlla il cognome di mia moglie e mi dice che non è ancora nel DB.
Inoltre precisa che ci vogliono almeno 6 o 7 mesi dalla presentazione della domanda per
l'attribuzione del codice K10. Allora le faccio presente che la legge dice che entro 30 giorni
dalla presentazione della domanda il codice deve essere attribuito. Lei mi risponde con la
solita frase che la legge dice una cosa e loro ne fanno un'altra. Minaccio querela. Mi passa
l'ufficio cittadinanza a vuoto: non risponde nessuno.

A questo punto penso di proseguire nel seguente modo: ripeto la diffida ad adempiere per
l'attribuzione del codice K10 (raccomandata, PEC e fax) e chiedo accesso agli atti.

Avete suggerimenti?

Grazie mille a coloro che mi risponderanno,
adamiani

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #77 il: 16 Luglio 2012, 15:02:58 »
Caro Rash, cari utenti,

prima di fare troppi complimenti alla Dr.ssa Cera, mi permetto di citare il testo integrale (anonimizzato) della diffida inviata da un'altro utente. A me sembra tanto che la Dr.ssa Cera si sia accorta che la gente comincia ad accorgersi e che quindi stia correndo ai ripari...

[INIZIO CITAZIONE]

- Raccomandata -
Ufficio Territoriale del Governo
Sig. Gian Valerio Lombardi
C.so Manforte 31
20122 Milano


[cittá], 06.06.2012

DIFFIDA

AD ADEMPIERE

ENTRO ED AL PIÚ TARDI IL 13.07.2012


Oggetto: Mia richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio art. 5 legge 91 / 1992.

Il sottoscritto

XXXXXX, cittadino del Regno di Marocco, nato il XX.XX.1986 a XXXXXX (MA), residente all’indirizzo indicato in intestazione,

premesso

1.   che il sottoscritto in data XX.03.2009 ha contratto matrimonio in XXXX(Marocco) con la Sig.ra XXXXXX XXXXX Elisa cittadina italiana,
2.   che il sottoscritto è residente in Italia dal XX/07/2009 ed è in possesso di regolare carta di soggiorno n° QXXXXXX ai sensi del DL 30 / 2007 in quanto coniuge di cittadina italiana,
3.   che il sottoscritto presentò in data XX.01.2012 domanda di acquisizione di cittadinanza italiana al vostro ufficio territoriale,
4.   che il sottoscritto soddisfa quindi indiscutibilmente ed in maniera più che ampia i termini previsti dall’art. 5 della legge 91 / 1992,
5.   che il sottoscritto ha sollecitato molteplici volte l’avvio della pratica e la comunicazione del codice K che permetta l’accesso allo stato della pratica in internet, senza aver ricevuto, in data odierna, tale codice,
6.   che l’articolo 2 comma 3 della legge 241 / 1990 prevede in maniera chiara e senza lasciare il minimo margine interpretativo un termine di trenta giorni per la conclusione di qualsiasi procedimento a meno che non esistano altre disposizioni concrete,
7.   che, nel caso presente, non esistono altre disposizioni concrete,
8.   che, se tali disposizioni che deviano dal termine di 30 giorni esistessero, dovrebbero essere pubblicate in maniera che ogni cittadino possa prenderne conoscenza senza nemmeno dover chiedere alle pubbliche amministrazioni,
9.   che il termine di 730 giorni previsto dalla legge 91 / 1992 si riferisce all’evasione completa di tutta la pratica di cittadinanza e non (come il vostro ufficio territoriale potrebbe eventualmente sostenere in futuro per contrastare la presente diffida) alla fase singola che è da espletarsi dal vostro ufficio territoriale,
10.   che quindi, per la fase del procedimento che spetta al vostro ufficio territoriale, è da rispettarsi il termine di 30 giorni previsto dall’ articolo 2 comma 3 della legge 241 / 1990,
11.   che (come il vostro ufficio territoriale potrebbe eventualmente sostenere in futuro per contrastare la presente diffida) non avrebbe comunque senso sostenere che il vostro ufficio territoriale avesse 730 giorni per avviare la pratica, visto che ciò significherebbe lasciare la pratica 729 giorni a prendere polvere ed evaderla in un giorno, il che sarebbe contro ogni principio di buona amministrazione degli organi dello stato,
12.   che, ciò nonostante, il vostro ufficio territoriale ha dato risposte evasive sostenendo, in contrasto con la legislazione vigente, che il termine massimo di 30 giorni previsto dalla legge non sarebbe “perentorio”, per evitare di giustificare il ritardo scandaloso,
13.   che la parola “perentorio” giuridicamente non significa assolutamente nulla, visto che nelle leggi ci sono termini precisi che sono da rispettare senza discussioni, e che, quindi, tutti i termini indicati nelle leggi sono per natura perentori,
14.   che le pubbliche amministrazioni pretendono dai cittadini il rispetto alla lettera dei termini previsti dalla legge, ma sembra, in questo caso, non darsi la minima cura di rispettare lei stessa i termini di legge,
15.   che nell’anno 2010 sono state presentate, su tutto il territorio della Repubblica Italiana, un totale di 19061 istanze di cittadinanza italiana per matrimonio, il che corrisponde a 72 istanze per giorno lavorativo,
16.   che, visto che in Italia ci sono più di 100 prefetture, ciò significa che ogni prefettura italiana ha, in media, meno di una pratica al giorno da evadere,
17.   che il carico di lavoro per l’evasione di una pratica, che è costituito dal fare alcune richieste di pareri ad alcune altre p.a., è da stimarsi in massimo un ora di lavoro per ogni pratica,
18.   che quindi, la seconda ragione apportata dal vostro ufficio territoriale, cioè che il carico di lavoro non avrebbe permesso, in ben cinque mesi, nemmeno di protocollare la pratica del sottoscritto dandogli un codice K, è falsa ed inventata arbitrariamente,

considerato inoltre

a)   che la situazione familiare in cui uno dei coniugi è italiano e l’altro straniero è difficile e fortemente discriminante, sia nei confronti delle altre famiglie interamente italiane, sia tra gli stessi coniugi;
b)   che il sottoscritto ha la determinazione, e le disponibilità economiche per farsi sostenere da professionisti per contrastare ad ogni livello queste situazioni inaccettabili;
c)   che il tempo d’inizio della procedura deve ritenersi quello della data di consegna agli uffici della domanda,
d)   che il vostro ufficio territoriale doveva concludere le indagini preliminari richiedendo tutti i pareri necessari ed inoltrare la pratica all’istanza seguente (ministero dell’interno fino al 30.05.2012, il prefetto competente a decorrere dal 01.06.2012) entro 30 giorni,
e)   che i funzionari che hanno trattato la pratica del sottoscritto, solidariamente con il responsabile del vostro ufficio territoriale, sono responsabili per la corretta applicazione delle leggi nei termini ivi indicati e perseguibili personalmente penalmente in caso di non adempimento,
f)   che, visto il carico di lavoro estremamente modesto degli uffici territoriali, calcolato, vedi punti 15, 16 e 17 sopra indicati, in circa un ora di lavoro per giorno per prefettura, non esiste alcuna ragione oggettiva per il fatto che il vostro ufficio territoriale abbia dovuto lasciare la pratica del sottoscritto a prendere polvere senza nemmeno leggerla per ben cinque mesi,
g)   che, tanto per fare un paragone, le pratiche di riacquisto di cittadinanza italiana secondo l’articolo 13 della legge 91 / 1992, pur essendo del tutto analoghe a (e presentando lo stesso carico di lavoro di) quelle per matrimonio secondo l’articolo 5 della stessa legge, vengono (curiosamente) evase in 2 o 3 settimane al massimo,
h)   che quindi, come conseguenza puramente logica deduttiva di tali osservazioni, un qualunque osservatore neutrale potrebbe trarre la conclusione che i ritardi scandalosi nell’evasione delle pratiche di cittadinanza italiana per matrimonio, non potendo essere in nessun modo dovuti al carico di lavoro oggettivamente irrisorio, non possano che essere sospettati di essere dovuti ad una volontà politica di non evadere le pratiche al fine di scoraggiare i richiedenti e quindi ridurre il numero di nuovi cittadini italiani, e che una esecuzione di una tale volontà politica discriminatoria sarebbe in contrasto con più leggi italiane ed i Diritti Umani fondamentali, e costituirebbe pure reato penale,

il sottoscritto diffida ad adempiere

-   il funzionario responsabile del vostro ufficio territoriale del governo, signor. Gian Valerio Lombardi
-   la funzionaria Dr.ssa Cera, anch’essa del vostro ufficio territoriale,
-   tutti i funzionari incaricati ad evadere la fase istruttoria delle richieste di cittadinanza italiana per matrimonio presso il vostro ufficio territoriale,

avviando immediatamente il procedimento, protocollando la pratica, affidandogli un codice K e comunicando tale codice al sottoscritto

al più tardi entro il 13.07.2012

Il sottoscritto chiede inoltre
-   che ai sensi degli articoli. 4 e 5 della legge n. 241 / 1990, che siano indicati i nomi dei funzionari responsabili del procedimento sopra citato, lo stato degli atti relativi al procedimento de quibus e che i responsabili dei competenti servizi compiano gli atti del loro ufficio o espongano le ragioni del ritardo e della esclusione entro 30 giorni dalla ricezione della presente richiesta, a norma dell'art. 328 codice penale così come modificato dalla legge 16 aprile 1990 nr. 86;
-   Ai sensi degli artt. 10, 22, 23, 25 della legge n. 241/1990, che il sottoscritto possa prendere visione e/o acquisire copia degli atti del procedimento per meglio determinare quali siano state le cause del ritardo nel termine del procedimento de quibus e le relative responsabilità, al fine di poterle successivamente evidenziare in sede legale.

Il sottoscritto avverte che, in difetto di adempienza

entro il 13.07.2012

sarà presentato esposto per violazione degli articoli corrispondenti del codice penale (in particolare dell’articolo 328) da parte dei vostri funzionari responsabili, con richiesta, se necessario, di avviare un’istruttoria per determinare gli effettivi responsabili nel caso venga negato l’accesso agli atti o dagli stessi non risultino sufficienti prove, alla competente autorità giudiziaria e ritiene fin da ora i funzionari dei citati servizi responsabili di ogni danno morale e materiale dovesse loro derivare dai ritardi nell'espletamento dei procedimenti

Inoltre il sottoscritto informa che si riserva il diritto di rendere pubbliche le omissioni della vostra p.a. attraverso comunicati alla stampa locale, nazionale ed internazionale e, in caso di non sostegno da parte della magistratura italiana in un’eventuale istruttoria penale contro la vostra p.a., si riserva il diritto di informare il Comitato delle Petizioni del Parlamento Europeo e procedere, eventualmente, fino alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo.

Con osservanza,

In fede: (firma)

[FINE CITAZIONE]

Con questo modello di diffida penso di aver soddisfatto anche le domande di altri utenti che desideravano sapere cosa scrivere visto che la competenza è passata ai prefetti.

Io sostengo vigorosamente che ogni singolo ufficio coninvolto nel procedimento (anche se si tratta di due uffici della medesima prefettura) deve finire il suo lavoro in 30 giorni e passare la pratica all'altro ufficio.

Sostengo inoltre vigorosamente che anche il termine "record" di 1 anno dell'utente Rash non è niente e poi niente in confronto a quello che dovrebbero essere dei tempi realistici e civilizzati di evasione di una pratica per matrimonio, che dovrebbero essere, in tutto e per tutto, di un massimo di 1 mese in caso di richiedenti senza precedenti penali e senza comportamenti che diano adito ad indagini particolari.

Vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che chi riacquista la cittadinanza italiana secondo l'articolo 13 (dopo averla perduta per qualsivoglia motivo) è sottoposto praticamente (a parte il fatto che non deve far richiesta e non deve pagare i 200 euro e non è necessario nessun giuramento) allo stesso identico procedimento che non chi richieda la cittadinanza per matrimonio secondo l'articolo 5. Peró, curiosamente, nel caso di pratiche secondo l'articolo 13, la p.a. ci mette 2-3 settimane. Non posso che pensare che i ritardi nell'evasione delle richieste secondo l'articolo 5 siano voluti appositamente per motivi politici.

Gran bella diffida!!!!!
Jack

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #78 il: 29 Luglio 2012, 11:37:45 »
Grazie Jack. E visto che ci siamo, visto che la UTG di Milano (evviva la "tanto umana Dr.ssa Cera") non ha risposto alla persona che ha inviato tale bellissima diffida, vi presento qui in seguito anche l'atto di querela corrispondente:

--------------------------------------------------------------

Alla Procura della Repubblica di Milano
Via Freguglia 1
20122 MILANO

ATTO DI QUERELA

Il sottoscritto XXXXXXXX  YYYYYYYYY, residente a ZZZZZZZ in Via WWWWWW Codice Fiscale

PREMESSO CHE

in data XX.01.2012 presentava all’ UTG di Milano domanda diretta ad ottenere cittadinanza italiana per matrimonio secondo l’art. 5 legge 91/1992;

nonostante la decorrenza del termine di 30 giorni previsto dall’art. 2 della legge 241/1990 e considerato che tale termine è da rispettare da tutti gli uffici pubblichi, e che, quindi, ogni singolo funzionario che deve eseguire una parte di un qualsiasi procedimento è tenuto a terminare la sua parte di lavoro entro tale termine di 30 giorni;

sottolineando in particolare il fatto che il termine massimo di 730 giorni previsto dall’art. 3 del DPR 362/1994 si riferisce solo all’evasione della pratica completa (in tale norma legale si parla di “definizione dei procedimenti”, cioè si utilizza volutamente la forma plurale, riferendosi così a alla somma di tutti i singoli procedimenti eseguiti da tutti i singoli uffici dando così al richiedente una garanzia addizionale che, anche se gli uffici implicati nell’evasione della sua richiesta sono molteplici, la somma dei tempi dei singoli uffici non superi i 730 giorni)  e che tale termine totale non solleva i singoli funzionari dei singoli uffici, anche se tali uffici sono tutti situati nella stessa UTG, dalla loro responsabilità di eseguire, ognuno per sé stesso, la sua parte di lavoro entro il termine di 30 giorni previsto dall’art. 2 della legge 241/1990;

sottolineando quindi che tutte e due le norme, sia l’. 2 della legge 241/1990, che l’art. 3 del DPR 362/1994, sono da osservare da parte della p.a. , il che si traduce, come già molteplicemente confermato dalla giurisprudenza,
-   in un dovere del singolo funzionario ad espletare la sua parte di lavoro entro 30 giorni;
-   in un dovere del responsabile dirigente di garantire che la somma dei tempi di lavoro dei singoli funzionari implicati nell’evasione della pratica non superi i 730 giorni;

il funzionario addetto all’accettazione ed iscrizione a protocollo delle richieste non ha provveduto, in ben sei mesi, nemmeno a registrare la ricezione della richiesta dandogli un numero di protocollo (cosiddetto “codice K”), nonostante ciò non sia che un lavoro di cinque minuti, cosa che non può che essere considerata, quindi, come un’omissione di estrema gravità;

considerato inoltre che suddetta p.a. rispose a solleciti per email con la scusa insostenibile del “carico di lavoro”, una scusa semplicemente ridicola se si considera che, secondo le ultime statistiche ufficiali pubblicate (del 2010), la UTG di Milano ha ricevuto 1.585 domande di cittadinanza per matrimonio e 1.524 per residenza per un totale di, quindi, 3.109 domande di cittadinanza all’anno, il che significa che gli addetti alla registrazione dell’entrata delle richieste hanno un carico di lavoro medio di 12 pratiche al giorno per tutta la UTG di Milano, il che, secondo ciò di cui sono a conoscenza, essendoci alla UTG di Milano 8 addetti, si traduce in un carico di lavoro di una pratica e mezza al giorno per ogni funzionario, ovvero di 12 pratiche x 5 minuti = 60 minuti al giorno distribuiti su tutti gli addetti alla registrazione delle richieste di tutta la UTG di Milano, il che significa che, anche ammesso e non concesso che la UTG di Milano riservasse una sola persona per registrare le richieste e dar loro un numero di protocollo, tale unico funzionario necessiterebbe un ottavo della sua giornata lavorativa per espletare tale lavoro;

risultando quindi semplicemente ridicolo che, dato un tale modestissimo carico di lavoro, nessuno dei funzionari addetti alla registrazione dell’ingresso delle pratiche ed all’attribuzione di un numero di protocollo sia riuscito nel termine previsto dalla legge di 30 giorni a registrare l’ingresso della richiesta ed attribuirgli un codice di protocollo,

considerato che, con atto notificato in data XX.06.2012, il sottoscritto diffidava l'amministrazione a provvedere nel termine di 30 giorni ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 328 del Codice Penale, così come modificato dall'art. 16 della L. 26/4/90 n. 86;

nonostante questo l'amministrazione non ha a tutt'oggi provveduto, ne' il responsabile del procedimento si è peritato di comunicare le ragioni del ritardo;

TUTTO CIÒ PREMESSO

con riserva di far valere nella sede opportuna le ragioni di danno che il suddetto comportamento della pubblica amministrazione gli ha determinato, il sottoscritto espone quanto sopra ai fini dell'accertamento delle eventuali responsabilità penali in cui si ritenga possano essere incorsi i funzionari responsabili dello svolgimento del procedimento in questione, della relativa istruttoria e della decisione conclusiva.

Il sottoscritto a norma degli artt. 90 e 408 C.P.P., chiede di essere sentito per fornire elementi di prova e chiede di essere informato sia sul progresso dell’istruttoria, sia dell'eventuale richiesta di archiviazione da parte del P.M.

XXXXXXXX, 29.07.2012            Con osservanza,
Laureato in ingegneria a Torino
Laureato in economia ad Hagen
Specialista in Diritto di cittadinanza
Sostenitore dei Diritti Umani
Critico delle religioni, già incaricato regionale dell' IBKA
Sostenitore della psicoanalisi
Attivista contro gli abusi della psichiatria
Lingue: DE, FR, IT, EN, SP, NL

lori

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #79 il: 02 Agosto 2012, 17:07:44 »
Ciao a tutti!!

Sono nuova del forum ma condivido lo stesso problema con voi. La cittadinanza italiana che non arriva ancora.
Ho fatto domanda per la cittadinanza italiana per matrimonio a Verona nove mesi fa. Il numero del protocollo mi è arrivato dopo 6 mesi. Ma da 2 mesi ho cambiato città. E la mia pratica si trova nella nuova prefettura comunicato ciò tramite email.
La nuova prefettura mi scrive che la mia pratica è in fase istruttoria? Che significa?
Sul sito del Ministero dell'Interno consulta la tua pratica c'è scritto: Non risultano domande associate al tuo utente.

Che devo fare? Come devo procedere? Vorrei tanto sapere come muovermi e velocizzare la mia pratica.

Grazie mille anticipatamente


Action

  • *****
  • 1070
Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #80 il: 05 Agosto 2012, 14:18:53 »
Ciao a tutti!!

Sono nuova del forum ma condivido lo stesso problema con voi. La cittadinanza italiana che non arriva ancora.
Ho fatto domanda per la cittadinanza italiana per matrimonio a Verona nove mesi fa. Il numero del protocollo mi è arrivato dopo 6 mesi. Ma da 2 mesi ho cambiato città. E la mia pratica si trova nella nuova prefettura comunicato ciò tramite email.
La nuova prefettura mi scrive che la mia pratica è in fase istruttoria? Che significa? Che non hanno ancora fatto niente
Sul sito del Ministero dell'Interno consulta la tua pratica c'è scritto: Non risultano domande associate al tuo utente.Riassocia la domanda
Che devo fare? Come devo procedere? Vorrei tanto sapere come muovermi e velocizzare la mia pratica Comincia a fare una richiesta di accesso agli atti nella nuova prefetturaGrazie mille anticipatamente



lori

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #81 il: 09 Agosto 2012, 11:25:34 »
Grazie mille della risposta.
Allora ho riassociato la domanda sul sito del ministero dell'interno ed ora mi risulta:

Stato della pratica:
 l'istruttoria è stata avviata. Si è in attesa dei pareri necessari alla definizione della pratica. Significa che è ancora in fase iniziale?

Invece la prefettura mi ha scritto di nuovo che la mia pratica si trova al ministero dell'interno. Come è possibile non dovrebbe uscire scritto sul sito? e non dovrebbe rimanere la pratica per matrimonio alla prefettura dopo la nuova direttiva?

Se devo scrivere una richiesta di accessi ora a chi devo inviarla?

grazie mille infinite
e scusami delle tante domande


lori

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #82 il: 29 Agosto 2012, 16:14:45 »
Richiesta agli accessi inviata alla Prefettura.
Ora aspettiamo e speriamo bene!!

Grazie a chi ha fondato questo forum molto prezioso in cui si possono trovare delle informazioni utili ed altrettanto importanti.

Grazie anche a tutti voi che condividete le vostre esperienze con noi.


lori

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #83 il: 05 Settembre 2012, 16:23:07 »
Oggi mi ha risposto la prefettura che posso andare a prendere visione degli atti. Ho letto tutti i vostri forum e so che devo prendere visione dei pareri espressi dal tribunale, questura e comune.

Qualcuno che ha già fatto questa esperienza cosa mi consiglia?


grazie mille

Action

  • *****
  • 1070
Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #84 il: 05 Settembre 2012, 23:12:59 »
Oggi mi ha risposto la prefettura che posso andare a prendere visione degli atti. Ho letto tutti i vostri forum e so che devo prendere visione dei pareri espressi dal tribunale, questura e comune.

Qualcuno che ha già fatto questa esperienza cosa mi consiglia?


grazie mille
Fotocopiare tutto il possibile e guardare tutto quello che hanno richiesto come pareri.Marca da bollo di 0.26 dietro per ogni fotocopia che fai

lori

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #85 il: 06 Settembre 2012, 10:33:17 »
Grazie mille della velocissima risposta Action. Allora farò così.

Sto provando a chiamare l'ufficio cittadinanza perché non so se devo prendere appuntamento o mi posso presentare presso il loro ufficio senza avvisare. Intanto nessuno risponde...speriamo bene....

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #86 il: 10 Settembre 2012, 19:10:04 »
Salve,una domanda a voi che siete molto gentili---1 anno fa la questura a espresso suo parere negativo e da li tutto fermo,invio pratica novembre 2009 preffetura Torino,dovrei fare acceso agli atti?Grazie

« Ultima modifica: 11 Settembre 2012, 13:35:02 da Action »

lee

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #87 il: 12 Settembre 2012, 17:23:43 »
Buongiorno,

ho fatto richiesta di cittadinanza il 7 giugno 2010 per matrimonio, a metà giugno 2012 hanno chiuso l'istruttoria e da oggi:

 :) :) :)

l'istruttoria si è conclusa favorevolmente; la Prefettura curerà la notifica del provvedimento di concessione. Se risiede all'estero, il decreto sarà inviato all'Autorità Consolare.

Finora ho solo aspettato senza far nulla, spero di non aspettare ancora molto. Ciao a tutti.

People Democratic Republic of Lao - Lee

lori

Re: Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #88 il: 13 Settembre 2012, 16:09:08 »
Ciao a tutti!!
oggi mi sono presentata nell'ufficio cittadinanza per prendere visione degli atti. Che tristezza......che amarezza che mi fanno questi impiegati pubblici!!! Quando ho fatto vedere la lettera della prefettura che potevo prendere visione degli atti le due donne davanti a me hanno iniziato ad agitarsi....e mi hanno detto le abbiamo risposto via mail la sua pratica praticamente è in fase 1. Lei ci deve lasciare lavorare abbiamo tempo 730 giorni. Hanno continuato a ripetermi  questa legge come se fosse il mio 1 giorno in Italia.
Le dava fastidio che io ero li, e che chiedevo dei pareri che sono stati espressi. E mi rispondevano che è ancora presto anche se sono passati 10 mesi. E mi ripetevano lei deve aspettare come tutti gli altri perché se tutti facessero così. ....

Alla fine niente ho visto il fascicolo quello che loro mi hanno fatto vedere niente pareri da quello che ho capito non li hanno ancora chiesti.

La cosa che mi ha dato fastidio è di come mi hanno trattato, e che se la prendono con calma giustificandosi che hanno 730 giorni di tempo e che non li devo chiamare e neanche scrivere come se poi diventassero efficienti.

Cosa mi consigliate per favore di fare ora perché non voglio arrendermi...oggi mi hanno toccato...non hanno avuto professionalità e gentilezza l'utenza non si può trattare così....

Grazieeeeeeeeeeeeeeeee di cuore




« Ultima modifica: 13 Settembre 2012, 16:13:45 da lori »

lori

Re:Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno
« Risposta #89 il: 18 Settembre 2012, 12:34:22 »
c'è qualcuno che mi risponde per favore? ora cosa devo fare? Se la prefettura non mi ha fatto vedere nessun parere e neanche detto verbalmente. A chi devo scrivere ora? Al ministero per sapere i pareri? Si può anche chiamare?

Comunque avevo inviato solo una raccomandata all'ufficio cittadinanza per l'accesso agli atti.

grazie
« Ultima modifica: 18 Settembre 2012, 12:41:01 da lori »