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Permesso sogg.per attesa cittadinanza: rifarlo ogni anno, com'è possibile!basta!

MJ666

Salve a tutti,

Innanzitutto mi presento. Sono una cittadina boliviana di 27 anni venuta a Roma all'età di 10 anni e insomma, mi considero sia italiana che boliviana.Purtroppo, per la legge non è così.

Sono consapevole che molti di noi abbiamo sofferto e lottato per far valere i nostri diritti, e che ci sentiamo in diritto di farlo e perciò continuiamo a patire, a riempire documenti, ad andare su e giù e magari persino a sentirci inferiori per non avere gli stessi diritti in un paese che un po consideriamo la nostra casa, ma che contemporaneamente ci fa paura.

Dopo questo sfogo vi presento il mio problema e vi chiedo un consiglio, perché sono arrivata ad un punto in cui voglio andare oltre e, se è possibile e necessario, fare ricorso a qualsiasi ente possa dare voce ad una causa che magari aiuterà anche ad altri.

Dopo 17 anni di residenza legale in Italia, dopo aver fatto tutta la documentazione necessaria senza sbagliare una virgola, ho presentato la domanda per l'acquisto della cittadinanza italiana. Dopodiché, nella speranza che il sistema funzionasse un po', ho presentato il kit per il permesso di soggiorno per attesa cittadinanza. Ho fatto ciò perché pensavo che me l'avrebbero dato per più di un anno, visto che per legge la cittadinanza dovrebbe essere consegnata entro due anni (che sappiamo non sia il caso, ahimè).
Invece ho scoperto che devo rifarlo ogni anno, e ciò comprende: pagare 120 euro annuali e ancora più carta da stampare e firmare.

Chiedo agli esperti due chiarimenti:

1. la legge è cambiata al riguardo? perché avevo la vaga idea che il suddetto permesso durasse quanto il procedimento per l'acquisto della cittadinanza. Se è cambiata, mi sapete dire il perché?.
2. posso lamentarmi in qualche modo? Posso iniziare una raccolta firme, inviare diffide, fare ricorso, arrivare in cassazione? Non saprei cosa, ma ho la necessita di mettere in luce il fatto che non possono speculare sui permessi di soggiorno, non in questo modo, e sopratutto se legato ad un procedimento anche esso costoso (almeno per neo-laureati, generazione precaria). Forse spenderei di più iniziando una battaglia legale, ma mi sono stancata di sentirmi così sola, quando so che non sono l'unica ad avere problemi di questo genere.

Bene, spero che qualcuno sappia dirmi se ho minimamente ragione, o se devo starmene zitta e buona.

Grazie a tutti.

Mariajose

P.s. sono laureata in Scienze Politiche, e ancora non riesco a capacitarmi di queste leggi.


« Ultima modifica: 24 Ottobre 2013, 01:31:15 da MJ666 »