Stanti i tempi lunghi della procedura, il requisito del reddito indicato al momento della presentazione della domanda può essere "attualizzato" in senso favorevole al richiedente, a fine procedimento.
Per concedere la cittadinanza italiana, l’autorità si deve accertare che una volta diventati cittadini italiani non si diventa anche un peso per il sistema sociale.
Non e dichiarato in via officiale, ma le prefetture prendono in calcolo anche un redito minimo di 8.300 euro per membro di famiglia, nei ultimi 3 anni. (Non e legge dello stato, ma soltanto un orientamento che le prefetture considerano)
Quindi se si e da soli, o solo con il coniuge, e lavorano tutti e due, il redito sopra di 16.000 euro annui può essere raggiunto; il problema incomincia quando si hanno più figli.
Per una famiglia di 4 persone con il solo padre che lavora, diventa difficile mettere insieme un redito minimo di 32.000 euro annui (3 anni di fila), nella dichiarazione dei rediti, almeno se non si fa un lavoro molto bene pagato.
L’autorità che decide sulla concessione della cittadinanza, prende ogni singolo caso a parte; quindi potrebbe concederla anche se non si raggiunge il tetto minimo di redito, ma considera che sussistono dei requisiti minimi necessari.
Quindi ogni caso a se, ma la regola che e orientativa, sarebbe questa.
Anche se nel 2007 per una famiglia di 3 persone si chiedeva un reddito di 14.000 euro o più. Sto seguendo un caso con un preavviso di diniego (domanda del 2009), integrato giorni fa a 18.000 per due persone che la prefettura ha accettato.
Nel Suo caso il reddito quindi, potrebbe essere sufficiente se è più di 20.000 euro seguendo la logica visto che nel nucleo famigliare sono 3 maggiorenni.
Distinti saluti