Sí, dovresti farlo. Nell'occasione, aggiungo un'argomento.
Avendo io studiato diritto tedesco, mi sono chiesto se in principio di proporzionalitá che deriva direttamente dalla costituzione tedesca non debba essere contenuto anche nella costituzione italiana, essendo la proporzionalitá tra delitto e sanzione un componente fondamentale dei principi dei paesi democratici (in mancanza di proporzionalitá, si può infatti solo parlare di abusi di potere che non sono compatibili con uno stato civilizzato democratico).
In effetti, senza approfondire troppo, ho visto che i concetti "principio di proporzionalità" e "abuso di potere" sono ricorrenti nella giursprudenza italiana.
Ho anche trovato alcune sentenze nelle quali il minstero dell'interno è stato condannato perché aveva negato la cittadinanza per motivi futili (per esempio una guida in stato di ebbrezza che risaliva a cinque anni prima in una sentenza, o alcune, cioè più di una, condanne per piccole cose con pene pecuniarie modeste, come nel tuo caso).
Quindi, è assolutamente consigliabile che tu presenti domanda e che tu lo faccia a testa alta. Devi, non solo di fronte allo stato, ma anche di fronte a te stessa, mantenere un'attitudine proporzionata rispetto al tuo piccolo malefatto. Sì, tu hai commesso un reato, ma piccolo. Se lo stato ti nega la naturalizzazione a causa di una tale bagatelle, lo stato fa un reato molto più grosso del tuo (l'abuso di potere è anche un reato penale).
Insomma, nessuno può essere condannato a morte per aver parcheggiato in divieto di sosta, quindi difendi la tua posizione e non lasciarti intimidare. L'ammenda l'hai pagata e sono passati due anni, adesso basta! E dove siamo, in Zimbabwe (a volte mi chiedo se Robert Mugabe non sia più onesto dei nostri governanti mafiosi...)?