Salve,
Nel mese di marzo de 2007 ho fatto richiesta per la mia cittadinanza per residenza. Sono passate più o meno 3 anni quando visto che non avevo una risposta o chiesto un avvocato di inviare una lettera al ministero dell’interno del perche di tutto questo ritardo in darmi una risposta sulla mia pratica. Visto che non hanno risposto alla lettera dell’avvocato abbiamo deciso di fare un ricorso al TAR per il silenzio e per la legge del 730gg., nel frattempo che avevo già fatto il ricorso al TAR ho ricevuto un avviso di diniego di cittadinanza della parte del ministero in cui lui diceva che avevo una condanna per nome falso nel 1999 e che della questura risultava che io volevo la cittadinanza soltanto per mera convenienza. Nel frattempo il TAR si è pronunciato al mio favore dicendo che:
Per quanto sopra argomentato, il ricorso va accolto e, per l'effetto, va annullato detto impugnato silenzio-rifiuto e va dichiarato l'obbligo del Ministero dell'Interno intimato di pronunciarsi con un provvedimento espresso in ordine alla richiesta di cittadinanza italiana presentata dall'odierno ricorrente in data 13 marzo 2007 entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla comunicazione in via amministrativa della presente sentenza ovvero dalla sua notificazione se anteriore.
Quindi sono passate più di sei mesi senza una risposta del Ministero dell’interno non ripestando l’ordine dei giudici di darmi una risposta entro i 30 gg. Oggi controllo sul sito e trovo una frase che dice” pratica definita con provvedimento di respingimento “.
Vorrei chiedervi se si può ancora ricorrere in giudizio visto che hanno ottemperato i termini di 30 giorni, e se qualcuno a avuto un’esperienza simili.. Grazie
Direi che occorre un'altra azione al TAR, non trascurando una eventuale querela per omissione in atti d'ufficio.
Occorre, però, sicuramente ill parere dell'avvocato che già ha seguito la vicenda.
Un saluto,