Buonasera e tutti,
sono una cittadina straniera, che ha presentato domanda di cittadinanza italiana (per residenza, sono qua sin dal 1999) verso la fine del 2018.
Ho fatto domanda online, presentando tutti i documenti richiesti.
Nell'ottobre del 2019, la prefettura mi invia una e-mail dicendomi di guardare nella sezione "comunicazioni". Vado li' e mi viene detto che la mia domanda viene rifiutata per la seguente motivazione:
- Mancanza del certificato penale del Paese di origine o degli eventuali Paesi terzi di residenza
- Operatore ALG
Contatto loro via e-mail dicendo che avevo allegato tutto, ma mi riferiscono che negli allegati mancava il certificato penale del Paese d'origine. In pratica, nella scansione, sono stati catturati solo il documento di traduzione del certificato penale del Paese d'origine ed il certificato penale dell'Italia.
Ho cercato di spiegare via e-mail alla Prefettura che si tratta solo di un problema di scansione e che i documenti originali sono in mio possesso (con le date di allora, quindi non si puo' neanche dire che non ce l'avevo il documento) ma nulla da fare, mi confermano, via e-mail il rifiuto, e mi consigliano di fare nuovamente domanda (mi tengono buono il bollo da 16 euro ed il bollettino di 250 che ho pagato) con i documenti non scaduti ovviamente (ma si sa che dopo 6 mesi i documenti penali sono belli che scaduti).
Mi chiedo se qualcuno di voi sa consigliarmi un'ente, associazione, o qualsiasi altra cosa (che non abbia costi elevati) per poter prendere in mano questa mia pratica e vedere se si puo' fare qualcosa senza dover rifare la domanda (altrimenti dovrei tornare al Paese d'origine, fare mille file, per ottenere il certificato penale e tutti gli altri documenti. Con il lavoro che ho, adesso è impossibile).
Grazie per la pazienza ed a chi saprà darmi qualche consiglio.
Ps: non mi hanno mai spiegato, quelli della Prefettura, cosa intendono con "operatore ALG"
2Ps: un'altra cosa che mi sono dimenticata di dire è che, essendo in Italia sin da piccola (dalla 3 elementare in poi), avevo letto da qualche parte che il certificato penale del Paese d'origine non sarebbe stato comunque obbligatorio, avendo vissuto in Italia in modo continuo sin da bambina (io ho voluto allegarlo lo stesso).