Solo per commentare: finché l'apostilla è fatta da un paese la cui lingua è comprensibile ad un funzionario italiano (inglese, francese, spagnolo...) probabilmente ogni prefettura l'accetterá senza traduzione. Non oserei peró immaginarmi che ingoierebbero un documento p.es. finlandese che non sia tradotto integralmente incluso apostilla!
Mi permetto qui due commentini, forse non del tutto tecnici né attinenti ma probabilmente interessanti a chi si vuole divertire leggendoli:
Il Finlandese, anche se la Finlandia è in Europa, è una lingua non indoeuropea di origine uralica completamente diversa da qualsiasi lingua europea. Tanto per fare un esempio: "come ti chiami?" = "mikä sinun nimesi on?" e "benvenuto!" = "tervettuloa!". Non mi posso immaginare nemmeno nel mio sogno più ottimistico che un "Pasquale Calogggero" funzionario di una fantozziana prefettura itttagliaaana del suddde digerisca un documento di tale origine se non è tradotto integralmente (magari anche in calabbbbrese).
In tutto ció, insisto che l'Italia non è da disprezzare perché è perlomeno riuscita ad evitare che dialetti locali vengano eletti a "lingue" come hanno fatto in Spagna, ove p.es. il catalano, che sembra più ad un misto di piemontese e veneto che non allo spagnolo, è stato dichiarato lingua ufficiale regionale col risultato che se ora scrivi in spagnolo ad una p.a. di Barcellona ti rispondono in catalano, anche se lo spagnolo lo sanno, sono tenuti a saperlo e devono utilizzarlo su richiesta...
Dopo 30 anni di girula in giro per il mondo, essendo cresciuto bilingue ed avendone imparate altre 4 di lingue, non ho cambiato la mia opinione che l'Italia è governata da asini, ma l'ho relativizzata con la costatazione che gli altri paesi molto spesso non stanno tanto meglio, diciamo che sono governati da scimmie in giacca e cravatta.
In effetti, il problema che avrei se diventassi avvocato non sarebbe il capire ed applicare le leggi, bensí il convincere degli asini che nemmeno le capiscono a fare quello che c'è scritto... Don Quixote e Sisifo dovebbero essersela passata meglio, in confronto alle frustrazioni che si possono collezionare esercitando una tale attivitá
Buon divertimento e soprattutto buona
fortuna (mi sa che è proprio questa che ci vuole...)!