Ciao a tutti, sono nuovo. Innanzitutto, complimenti vivissimi agli ideatori di questo forum e a tutte le persone preparate che ci lavorano dietro; questo forum contiene notizie davvero utilissime ai casi della gente.
Ma vengo al dunque, dato che non mi sembra di aver trovato un topic specifico su questo argomento.
Leggendo alcuni topic, ho constatato come le pubbliche amministrazioni italiane (ovviamente, ci sono anche delle piacevoli eccezioni) siano spesso negligenti nel trattare le pratiche che si presentano loro, creando notevoli disagi agli utenti.
Siccome esistono delle leggi che disciplinano dei tempi entro i quali le pubbliche amministrazioni italiane devono concludere le pratiche sulla cittadinanza italiana (ma ciò è valido anche per tutte le pratiche trattate delle p.a.), possibile che quando tali tempi non vengono rispettati agli addetti ai lavori non succede mai nulla a livello disciplinare e/o penale? Se il tuo lavoro non lo sai fare o non lo fai bene, in un'azienda privata vieni licenziato seduta stante!
Trattandosi poi di organi statali, il rispetto delle leggi deve essere la prima cosa da parte loro. Le scuse frequenti che forniscono sul personale che manca per gestire le numerosissime pratiche che ricevono e sul cosiddetto "può capitare", non giustificano assolutamente il mancato rispetto dei tempi di legge previsti per l'evasione delle pratiche: quelle scuse appartengono a problemi interni loro e pertanto devono pensarci al loro interno a risolverle, a maggior ragione perché lavorano con documentazioni di altre persone, alle quali non interessano i problemi di gestione interna, ed inoltre se capitano questi inconvenienti è perché qualcuno non ha saputo fare bene il proprio lavoro per il quale è pagato.
Pertanto chiedo al forum, qualora la scadenza temporale sui famosi 730 giorni (=2 anni) e le non risposte ai vari solleciti e diffide inviate a Prefetture, Questure e Ministero non vengano rispettate, se è possibile presentare una denuncia o una querela all'autorità giudiziaria nei confronti di tutti gli incaricati alla trattazione delle pratiche e nei confronti dei responsabili degli uffici interessati per il reato di cui all'articolo 328 del Codice Penale
"Rifiuto ed omissione di atti d'ufficio" che così recita:
"Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.".
Inoltre, volevo chiedere se in tale denuncia/querela è possibile costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento dei danni morali e delle spese legali sostenute, nonché poi per ottenere comunque l'evasione delle pratiche interessate.
Grazie anticipate per le risposte.